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Microcredito, economia solidale e fundraising smettono di essere mondi separati: diventano fili di una stessa trama, reti di collaborazione e scambio.
L’Italia è attraversata da una costellazione silenziosa di sogni: associazioni, gruppi di amici, piccole comunità che immaginano iniziative, progetti, nuove possibilità di vita insieme.
Quello che spesso manca non è la visione, ma le risorse per realizzarla.
Ma esiste un altro spazio: quello delle microazioni, dei microprogetti, che giorno dopo giorno intessono un tessuto culturale fatto di sostegno reciproco, di piccoli gesti che cambiano il quotidiano.
Il microfundraising solidale si colloca qui, permettendo lo scambio di valore dentro l’economia del dono: ti offro un contributo e ricevo in cambio tempo, cura, saperi, prodotti.
In questo modo, il respiro del microcredito, l’anima dell’economia solidale e la forza del fundraising si intrecciano, creando reti di collaborazione dove il denaro non domina, ma diventa un segno tra i tanti del valore che ci unisce e fluisce.
In una comunità fondata sul microfundraising solidale, il valore diventa:
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segno di sé: anche io partecipo;
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segno di connessione: insieme costruiamo;;
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segno di cultura: dare senso al gesto è dare senso al vivere.